1 maggio 2015

Serie A: Vincono Juve e Lazio. Vola il Genoa in zona Europa. Milan sempre più in crisi.

La 33esima giornata di questa serie A si è aperta con la seconda vittoria consecutiva dell'Inter. La squadra nerazzurra ha trovato la vittoria in quel di Udine, grazie al primo gol in Italia di Podolski. L'Udinese si è aggrappata al solito Totò Di Natale, ma questo non è bastato ad evitare la sconfitta.
La giornata di mercoledì non ha invece regalato grandi sorprese. Partiamo dal match più atteso, Juventus-Fiorentina. La squadra di Allegri arrivava a questo match vogliosa di tornare alla vittoria, e magari festeggiare lo scudetto in anticipo. La squadra viola, dopo tre sconfitte consecutive voleva conquistare i tre punti. Una Fiorentina che parte subito forte e passa in vantaggio grazie a Gonzalo Rodriguez, freddissimo dagli undici metri. Nemmeno il tempo di festeggiare e la Juve pareggia, e allo scadere del primo tempo si porta in vantaggio, grazie al solito Carlitos Tevez. Nel secondo tempo la Viola spreca un secondo rigore, e la Juve invece sfrutta le amnesie difensive per portarsi sul 3-1. A tempo praticamente scaduto una pregevole punizione di Ilicic fissa il punteggio sul 3-2. Bianconeri che però non possono festeggiare, perchè la Lazio regola il Parma con un sonoro 4-0. Con le reti di Parolo, Klose, Candreva e Keita la squadra capitolina mantiene il secondo posto in campionato, confermandosi squadra vogliosa di Champions.
Nella parte bassa della classifica pareggiano invece Cesena e Atalanta, grazie al gol spettacolare del solito Pinilla a cinque minuti dal termine. Un 2-2 che probabilmente condanna la squadra romagnola, e che forse salva l'Atalanta. Cagliari che invece fa un passo indietro rispetto alla precedente uscita con la Fiorentina. Cade per 1-0 a Verona, contro il Chievo, e, a cinque giornate dal termine, con otto punti da recuperare, si fa molto dura per i sardi. Sempre in ottica Europa grande vittoria del Genoa a San Siro, che supera agevolmente un Milan sempre più spento e con la testa già alla prossima stagione. Genoa che con questa vittoria scavalca la Fiorentina e si porta al sesto posto, l'ultimo valevole per i preliminari di Europa League. Palermo e Torino si annullano tra loro, regalando uno spettacolare pareggio per 2-2, che conta poco per la classifica di entrambe. Samp che invece non riesce più a vincere, fermata sull'1-1 a Marassi da un grande Hellas, ma soprattutto da un grande Luca Toni.
18 le reti per il bomber italiano in questa stagione, dietro solo al fenomenale Tevez e al pari di Mauro Icardi. In ottica Champions ottima vittoria per la Roma, che liquida la pratica Sassuolo con un sonoro 3-0, grazie alla prima rete in Italia di Doumbia e alle reti di Florenzi e Pjanic.
Nel posticipo di giovedì l'Empoli di Maurizio Sarri ha invece annichilito il Napoli con una grande prestazione, portando a casa tre punti molto importanti per la salvezza. 4-2 il risultato finale, con addirittura 3 autogol. Un Napoli che dovrà dunque darsi da fare per poter recuperare Roma e Lazio e raggiungere la Champions League.

Di Marco Grasso


27 aprile 2015

Europa o Italia? Il cammino delle italiane

Due competizioni europee, otto semifinaliste e 3 sono italiane. Era dal lontano 2003 che l'Italia non era così rappresentata in campo europeo. Addirittura quell'anno furono quattro, tre in Champions e una nell'allora Coppa Uefa
Oggi come allora la Juventus rappresenterà l'Italia nella coppa più importante, anche stavolta contro il Real Madrid. Un avversario, il Real, forse più semplice da affrontare rispetto a Bayern e Barcellona, ma che comunque rimane favorito sulla carta, anche in virtù della straordinaria rosa che ha. Entrambe le squadre approdano a questa semifinale dopo due qualificazioni sofferte, anche se per motivi diversi. La squadra piemontese, dopo aver vinto 1-0 a Torino contro il Monaco, è andata nel principato con un solo pensiero: difendersi. Una Juve che ha giocato principalmente di contropiede, ma che ha comunque saputo resistere agli attacchi insistenti dei francesi, giocando la propria gara con pazienza e aspettando il 94esimo minuto per festeggiare. 
Un Real Madrid che ha invece giocato il ritorno in casa propria. Le Merengues arrivavano a questa sfida contro l'Atletico di Simeone senza Bale, Benzema, Modric e Marcelo, ma comunque sono riusciti ad imporsi grazie alla rete del messicano Hernandez a due minuti dal termine. 
Capitolo Europa Leauge. Dodici anni fa c'era la Lazio, oggi Napoli e Fiorentina. Un Napoli che probabilmente aveva già chiuso la pratica Wolfsburg nella gara di andata, ma ha comunque giocato la gara di ritorno in modo deciso e concentrato, senza rinunciare ai titolari. Un 2-2, quello del San Paolo, che serve solo per le statistiche, ma probabilmente lascia l'amaro in bocca agli uomini di Benitez che, avanti di due reti a zero, si sono fatti rimontare dai tedeschi, provando, con coraggio e con orgoglio, a rendere meno amaro il passivo finale. 
La Fiorentina, invece, passa il turno grazie alle reti di Mario Gomez e Vargas. Un 2-0, quello del Franchi, che non rispecchia ciò che è stato prodotto in campo, con una Fiorentina sempre in avanti alla ricerca del gol e una Dinamo Kiev che invece provava solamente a ripartire in contropiede. Alla fine del doppio confronto ha trionfato la squadra che ha espresso il miglior calcio, e che ha ampiamente meritato la semifinale.
Il sorteggio di venerdì ha forse riservato alla Viola la squadra più ostica da affrontare, cioè il Siviglia. Il Napoli se la vedrà invece contro un avversario molto più abbordabile, il modesto Dnipro. Se il Napoli rispetterà i pronostici, e se la Fiorentina riuscirà nell'impresa, forse il calcio italiano vedrà la luce in fondo al tunnel, con la prima finale tutta azzurra da dodici anni a questa parte.


Di Marco Grasso

21 aprile 2015

Serie A: Juve e Napoli volano, frenano Lazio, Roma, Samp. Cade la Fiorentina

La 31esima giornata di serie A si è aperta con Sampdoria-Cesena. Una partita dai due volti quella di Marassi. Da una parte l'Europa, dall'altra la salvezza. Uno 0-0 che alla fine non serve a nessuno, e che lascia l'amaro in bocca soprattutto alla squadra doriana. Il big match serale è stato quello tra Juventus e Lazio. 
Ancora una volta la Vecchia Signora si è dimostrata superiore, annichilendo la seconda forza del campionato in meno di 30 minuti. Una Lazio forse troppo appagata dalle 8 vittorie consecutive arriva allo Juventus Stadium stanca e cade sotto i colpi dell'apache Carlitos Tevez (18esimo centro stagionale,sempre più capocannoniere del campionato) e Bonucci, colpevolmente lasciato libero di farsi 50 metri palla al piede e calciare poi indisturbato. 
La domenica si apre con la sfida tra Sassuolo e Torino. Granata alla ricerca di punti per l'Europa, neroverdi che invece hanno poco o nulla da chiedere a questo campionato. 1-1 al termine dei 90 minuti, due rigori molto generosi per parte e 1 punto che alla fine accontenta tutti. Nel pomeriggio Empoli e Parma danno spettacolo, chiudendo con un 2-2 che rende sempre più onore alla squadra ospite. Palermo che continua a vincere, dimostrando che il brutto periodo è alle spalle, Genoa che invece dice addio al sogno europeo. Un 2-1 firmato Chochev, giovane classe '93, alla prima doppietta in serie A. Chievo e Udinese si accontentano, un 1-1 con poche emozioni quello del Bentegodi, che avvicina sempre più il Chievo alla salvezza aritmetica e salva la panchina di Stramaccioni (per ora). Sempre alle ore 15 è scesa in campo l'altra squadra capitolina, la Roma. Una Roma sempre più in difficoltà si fa fermare da una buona Atalanta sul risultato di 1-1. La squadra giallorossa ormai non riesce più a mettere in campo quella forza agonistica che l'aveva contraddistinta fino alla scorsa stagione. Dovrà sudare molto per conquistarsi un posto diretto in Champions. 
Alle 18:00 è sceso in campo il Napoli. La squadra partenopea ha spazzato via il Cagliari con un 3-0 senza alibi per i sardi, troppo poco per impensierire la squadra campana. 10 gol fatti e 1 solo subito rispecchiano il grande momento della squadra di Benitez. Roma e Lazio sono avvisate. Alle 20:45 è andato in scena il match clou della domenica, il derby della Madonnina, Inter-Milan. Uno 0-0 che probabilmente va più stretto alla squadra di Mancini, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. Alla fine comunque lo spettacolo offerto dalle due squadre in campo rispecchia quello che è in questo momento il livello del calcio milanese, ben lontano dai fasti di un tempo. 
Lunedì sono invece scese in campo Fiorentina e Hellas Verona. Una Fiorentina imbottita di riserve e forse con la testa già al match di giovedì, viene sconfitta da un buon Hellas, bravo a difendersi e ripartire poi in contropiede. Una partita molto spenta ed equilibrata, fino a quando Diamanti non si lascia ipnotizzare da Rafael, bravo a intuire il tiro dagli 11 metri dell'italiano. Da quel momento la Fiorentina gioca senza concretizzare, e l'Hellas colpisce a 30 secondi dal termine, con un contropiede orchestrato perfettamente e ben finalizzato da Obbadi. Fiorentina che dunque probabilmente dice addio alla Champions League, Hellas che invece conquista tre punti pesantissimi in chiave salvezza. 

di Marco Grasso  
                              

27 luglio 2014

La Brezza degli Angeli, il trailer del nuovo film di Stefano Ballini



Ecco il comunicato stampa dell'autore:


Buongiorno a tutti,
con questa mail sono lieto di annunciarvi l'uscita del trailer del mio nuovo film:

La Brezza degli Angeli

Associazione Cinema Olimpia di Tavarnelle Val di Pesa (FI)
presenta

Un documentario di

Stefano Ballini

Il film è destinato alla visione su internet, su youtube.com, senza fini di lucro assolutamente no profit e visibile gratuitamente a tutti.
Saranno stampati 1000 DVD da distribuire gratuitamente

Il film in questione è un documentario sulla seconda guerra mondiale ma soprattutto sulla memoria, il titolo è una metafora del significato del film ed è anche la storia di un bambino nato a Greve in Chianti negli anni 20’ che, da un’altra dimensione, racconta al fratello minore (ormai anziano) di altri bambini scomparsi nel periodo della seconda guerra mondiale e specificamente nelle stragi nazifasciste successe a cavallo fra la Toscana e l’Emilia Romagna nel 1944. Le persone e le stragi raccontate in questione sono: Celso Battaglia e Lauretta Federici per Vinca (MS), Mario Marsili, Adele e Lilia Pardini per Sant’Anna di Stazzema (LU), Tosca Lepori, Remo Mazzei e Riccardo Cardellicchio per il Padule di Fucecchio, Vittoriano Frulloni per Vallucciole (Stia-AR), Adriana Gualmini, Leo Compagni e Roberto Tincani per Monchio (MO), Francesco Pirini, Ferruccio Laffi e Pietro Zebri per Marzabotto (BO). Il racconto del piccolo bambino, morto a tre anni e cinque giorni si snoda fra queste località, con testimonianze di superstiti ecc..

Il film vede la gentile partecipazione del Dott.Marco De Paolis, Procuratore Militare della Repubblica di Roma.

L’attenzione è rivolta alle stragi nazifasciste meno conosciute e soprattutto ai bambini scomparsi.

Disegni: Lorenzo Ballini Art

Musiche: Emiliano Benassai e Angela Tempestini, Yo Yo Mundi, Kina,  Kevin MacLeod

è possibile vedere il trailer all'indirizzo:


allo stesso indirizzo sarà visibile l'intero film dal giorno 24 dicembre 2014

La prima assoluta del film sarà a Marzabotto (BO) nel periodo delle celebrazioni dell'eccidio in ottobre 2014


Con il Patrocinio gratuito della Regione Emilia Romagna, delle Provincie e dei Comuni interessati



Stefano Ballini

Stefano Ballini (1968 San Casciano VP-FI) è un giornalista e regista italiano per hobby.
Fonda e dirige dal 1982 la fanzine ironico/musicale Trippa, un misto di ironia toscana e musica underground italiana e non. Riprende l’attività giornalistica, interrotta per il servizio militare, nel 1992 e fonda Trippa Shake, evoluzione di Trippa, con l’autorizzazione di Marcello Baraghini di Stampa Alternativa. Nel 2000 abbandona la versione cartacea per approdare sul web. Piano piano la rivista va morendo anche se tutt’ora è attivo il sito sul quale vengono raccolte interviste e articoli dell’epoca (www.trippashake.com).
Nel 2011 si improvvisa filmaker e decide di girare un tributo agli amici della fanzine e fa uscire il video “Trippa Shake Anniversary 1982-2012”.
Nel frattempo Stefano Ballini si appassiona ai video e al montaggio e nel 2012 decide di rendere omaggio al padre “Carlino” con il documentario “Il Treno che Bucò il Fronte” che prende spunto da un racconto della seconda guerra mondiale del padre per poi passare attraverso tre stragi nazifasciste.
Il 29 Gennaio 2013, dopo la visione del video da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Stefano Ballini viene invitato dallo stesso Presidente alla celebrazione del “Giorno della Memoria” al Quirinale, come segno di apprezzamento e stima.
Il 24 marzo 2013 Stefano Ballini viene invitato ancora una volta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Sant’Anna di Stazzema per la storica visita congiunta del Presidente Napolitano con il Presidente della Repubblica Federale tedesca Joachin Gauck, a Stefano Ballini viene chiesto da Napolitano di consegnare al presidente Gauck una copia del video “Il Treno che Bucò il Fronte” sottotitolato in inglese. Il video verrà consegnato successivamente dal Cerimoniale del Quirinale direttamente al Presidente Gauck dal quale riceverà successivamente i ringraziamenti.
Il Treno che Bucò il Fronte viene presentato anche a diverse classi di scuole medie e superiori, inoltre, su richiesta, il 2 aprile 2014 viene proiettato, alla presenza dell’autore, agli studenti dell’Ateneo dell’Università di Salerno, al dibattito successivo partecipa anche Miuccia Gigante, Segretario Nazionale ANED.
Nel 2013 esce in DVD 16 “Un 25 aprile a Monte Sole“, video sul 25 aprile a Monte Sole, Marzabotto, richiesto dall’Associazione dei Familiari delle Vittime dell’Eccidio di Marzabotto, la prima viene fatta proprio a Marzabotto al Teatro Comunale nel periodo delle celebrazioni, con le istituzioni, l’associazione delle vittime e tutto il cast presente. Anche in questo riceve l’apprezzamento ufficiale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.



Il Treno che Bucò il Fronte visibile gratuitamente su www.treno1944.com

Versione sottotitolata in inglese su www.train1944.com

16 “Un 25 aprile a Monte Sole” visibile gratuitamente su www.16montesole.com

Il Partigiano Nicche visibile gratuitamente su www.partigianonicche.com




15 luglio 2014

Storia di Villa La Quiete a Firenze

Villa La Quiete è ricordata per la prima volta nel catasto fiorentino del 1427 come “abitazione da signore e da famiglia e due chase poste nel popolo di Santa Maria a Quarto”, di proprietà dei fratelli Orlandini. Da allora la sua felice posizione sulle suggestive colline di Careggi le valse l’interesse di numerosi proprietari, tra i quali il capitano di ventura Niccolò da Tolentino (1432), Pierfrancesco di Lorenzo Medici (1453), la famiglia Taddei (1495) e l’Ordine di Santo Stefano (1561).

Nel 1627 La Quiete assunse il carattere di vera e propria Villa Medicea: fu allora infatti che Cristina di Lorena, una delle quattro figure femminili che contribuiranno alla storia di questo luogo, acquistò la residenza. Fu lei, inoltre, a commissionare a Giovanni da San Giovanni l’affresco della Quiete che pacifica i venti dal quale di là in avanti la Villa prese il nome. Cristina di Lorena avrebbe voluto legare il destino del complesso alle future granduchesse medicee ma le sue volontà furono disattese: la residenza venne infatti concessa in uso al principe Lorenzo Medici, che tuttavia preferì risiedere nella vicina Villa della Petraia. La sua assenza rese possibile però l’entrata in scena della seconda donna che rinnoverà la residenza e le darà nuova vita.

La Quiete che pacifica i venti

La nobile di origini spagnole Eleonora Ramirez de Montalvo era infatti alla ricerca di una sede opportuna per la Congregazione delle “Minime Ancille della Santissima Trinità”, le cui attività sarebbero state incentrate sull’educazione spirituale delle giovani aristocratiche fiorentine.

Secondo la tradizione agiografica, una volontà divina avrebbe indicato la Villa quale sede dell’educandato, ad ogni modo è certo che la Montalvo non risparmiò alcuno sforzo per acquisire la proprietà nel 1650. L’ingresso delle religiose, che seppure non pronunciassero voti ufficiali secondo la tradizione fiorentina non mancavano di rispettarli, rese possibile un particolare connubio tra le pratiche religiose della Congregazione e la Villa Medicea.



Nel 1657 Vittoria Della Rovere prese l’Istituto sotto la sua protezione, riservando alcune stanze a uso privato al fine di trascorrervi alcuni periodi di vacanza. Fu in questo lasso di tempo che le Montalve poterono costruire una propria chiesa e, per mezzo dell’aiuto dei domenicani di Santa Maria Novella, una farmacia.

In seguito sarebbe stata Anna Maria Luisa Medici a condividere Villa La Quiete con le montalvine, lasciando traccia anche in questo luogo di quel mecenatismo che con il “Patto di Famiglia” si sarebbe meritato la duratura gratitudine dei fiorentini, vincolando alla città un patrimonio artistico di inestimabile valore.

Le Montalve, resistendo al travagliato periodo delle soppressioni, continuarono a svolgere il proprio ruolo di educatrici fino alla seconda metà del Novecento. Villa La Quiete conserva pertanto le tracce eterogenee di una storia originale (la Villa Medicea, l’educandato, l’istituto religioso), tracce che i visitatori saranno in grado di riconoscere e di riscoprire nei suoi luoghi suggestivi.

Di Alessio Mariani